PILI: un GIGANTESCO CONFLITTO d’INTERESSI

Alla luce di quanto emerso sulla stampa in questi giorni sulla vicenda dei Pili risulterebbe che:
– una società controllata dal sindaco Brugnaro proprietaria delle aree dei Pili avrebbe ceduto ad una società del magnate asiatico Ching Chiat Kwong tali aree per effettuarvi uno sviluppo immobiliare turistico e che la vendita fosse subordinata alle autorizzazioni urbanistiche;
– che tale sviluppo immobiliare consisterebbe nella realizzazione di oltre 500.000 metri quadrati (pari a circa due milioni di metri cubi) di centri commerciali, ville, alberghi, centri residenziali, centri direzionali e così via. In pratica, la più grande speculazione immobiliare del dopoguerra a Venezia;
– che tutta l’operazione sarebbe condotta in prima persona dal Sindaco e dai suoi più stretti collaboratori, nello stesso tempo dipendenti di Umana e nella segreteria del Sindaco;
– che la società controllata dal Sindaco avrebbe incassato nell’operazione circa cento milioni di euro per la vendita di terreni acquistati anni fa per cinque milioni;
– che questa speculazione immobiliare prevedrebbe torri da centro metri e altri volumi impattanti costruiti sul bordo della laguna verso Venezia.
Tenuto conto che le aree in questione, in tutti gli strumenti urbanistici approvati, avrebbero una destinazione a verde e servizi pubblici e che pertanto l’operazione potrebbe essere resa possibile solo attraverso modifiche urbanistiche o fantasiose interpretazioni di parte della normativa.
Tenuto conto che tali modifiche sarebbero allo studio degli uffici comunali e avrebbero dovuto essere approvate dalla Giunta e dal Consiglio Comunale mettendo in atto un clamoroso conflitto di interessi del Sindaco e della sua Giunta.
Riteniamo tutto ciò di estrema gravità e riteniamo che, se solo una parte di quanto emerso dall’inchiesta corrispondesse alla verità, il Sindaco non potrebbe proseguire nella sua carica.
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